Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

giovedì 4 settembre 2014

Recensione: "La bottega dei desideri" di K. Weinreb


.La bottega dei desideri.
di Karen Weinreb

piacevole

Titolo: La bottega dei desideri
Autore: Karen Weinreb
Editore: Garzanti
Pagine: 336
Traduzione: A. Mantovani
Prezzo di copertina (flessibile): 10,90 €
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Bedford, New York. Nella villa a due piani regna il silenzio. È mattina, tutti dormono, tranne Nora. È presto, troppo presto, perché qualcuno suoni alla porta. Eppure quel campanello sta squillando insistentemente già da un paio di minuti. Nora non crede ai suoi occhi: all'ingresso ci sono gli uomini dell'FBI. Sono venuti ad arrestare suo marito, Evan, che lavora in finanza. Si è arricchito con operazioni illecite e ora, con la crisi economica, non può più farla franca. Basta un istante e il mondo di Nora crolla: non c'è più fiducia, né amore, né felicità, né soldi. Non le restano altro che dolore e rabbia. E tre bambini da mantenere, cosa quasi impossibile con tutti i beni pignorati e circondata dall'ostilità di quelle che un tempo credeva amiche. Ma in lei è rimasto qualcosa di prezioso, un dono che coltiva da anni, trasmesso di generazione in generazione dalle donne della sua famiglia. Fare dolci e pasticcini. Tutto ha inizio nella panetteria dove Nora lavora la notte. Nora apre "La bottega dei desideri". È un luogo un po' speciale, dove non si gusta solo un dolce e del buon caffè, ma si assaporano ricordi e si coltivano speranze, si dimentica il passato e forse si può anche amare di nuovo. Perché, a volte, basta la giusta dose di ingredienti per far tornare un sorriso e accendere un desiderio.





Ho impiegato molto più tempo del previsto a concludere questo romanzo. Quasi due settimane. Un tempo impensabile, per un libro del genere, soprattutto considerando il fatto che sono stata a casa senza far nulla la maggior parte di questi giorni.
È una lettura senza dubbio piacevole -tra poco approfondirò il perché- però, purtroppo, non cattura. Non ci sono colpi di scena degni di questo nome, la vicenda è lineare ed è facile intuire cosa succederà poi. Una storia carina, ma niente di più.

La nota positiva sono sicuramente i personaggi, caratterizzati in maniera discreta, e i messaggi che l'autrice vuole trasmettere.
Abbiamo una donna, Nora, che crede di avere tutto quello che una persona possa desiderare: un marito che la ama, tre figli meravigliosi, tante amiche, una casa bellissima, un tenore di vita da regina. 
Poi, improvvisamente, tutto cambia. Nora deve cambiare drasticamente il suo stile di vita, mettere in discussione il suo matrimonio e cercare di prendere le decisioni migliori per i suoi figli. 
È bello leggere di come questa donna riesca ad affrontare tutto, cedendo a volte alla disperazione, come esige la natura umana, ma trovando sempre la forza di rimettersi in piedi. 
In particolare mi sono piaciuti molto due personaggi: Beatriz, la tata dei bambini, che parrebbe quasi una co-protagonista della vicenda, ed Evan, il marito di Nora. 
Attraverso la storia d'amore tra Nora ed Evan, l'autrice affronta molte tematiche, come la fiducia e il perdono, in maniera molto bella, secondo me.

Cos'altro posso dire? Non si tratta certo di un capolavoro della letteratura, ma è una lettura gradevole :) 



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