Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

lunedì 20 luglio 2015

Recensione: "Andromeda" di M. Crichton


.Andromeda.
di Michael Crichton

  
bellissimo

Titolo: Andromeda
Titolo originale: The Andromeda Strain
Autore: Michael Crichton
Editore: Garzanti
Pagine: 337
Traduzione: V. Mantovani
Prezzo di copertina (flessibile): 13,00 €
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Se in una bottiglia può trovar posto un numero di batteri dieci volte maggiore del numero degli abitanti del pianeta, allora è probabile che un eventuale incontro dell'uomo con una forma di vita extraterrestre avvenga su un piano ben diverso da quanto immaginato da certi scrittori affetti da romanticismo. Arizona, fine anni Sessanta. Un satellite, atterrato dopo aver compiuto la sua missione nello spazio, sparge una terribile, misteriosa malattia... La scoperta del ceppo Andromeda provoca un vero terremoto nella comunità scientifica: "quasi tutti gli interessati alternano momenti di brillante intuito a momenti d'inspiegabile stupidità". In gioco la vita stessa dell'uomo sulla Terra.




Questo libro mi è piaciuto veramente tanto! Non che da Michael Crichton mi aspettassi una delusione, è uno di quegli autori che compro ad occhi chiusi, senza neppure leggere la trama dei suoi romanzi, perché ha uno stile e un'originalità decisamente invidiabili!
Come al solito, quasi si perde nei particolari. Spiega minuziosamente ogni dettaglio tecnico, medico, scientifico, e molti potrebbero trovare queste parti noiose, ma io no, perchè è proprio grazie a queste conoscenze che il lettore può emozionarsi leggendo la storia.

Anche Andromeda, come i precedenti libri di questo autore che ho letto (Next, Jurassic Park e Il mondo perduto), racconta una storia ai limiti dell'inverosimile che porta a riflettere sulla natura umana, su quello che ci aspettiamo dagli altri, su quello che siamo disposti ad affrontare, su come l'uomo si pone dinanzi al resto del mondo.

In Andromeda i protagonisti sono alcuni uomini di scienza, specializzati in vari campi, che si ritrovano a fare i conti con una nuova forma di vita, simile ad un batterio (rinominato Andromeda), portato sulla Terra da un satellite atterrato in un paesino dell'Arizona. Tutti gli abitanti del paese sono morti, e in maniera diversa, inspiegabile, tranne un vecchio e un neonato.
Il compito di questi scienziati, che fanno parte del progetto Wildfire, è quello di scoprire quanto più possibile su questo batterio, scoprire come uccide e come fermarlo, e cosa accomuna gli unici due sopravvissuti. Tutto questo in un laboratorio d'avanguardia di cui quasi nessuno conosce l'esistenza.
Personalmente l'ho trovato molto avvincente!

Si tratta di una lettura intensa e "matura", se mi concedete il termine, quindi ve lo sconsiglio se volete qualcosa di leggero "per passare il tempo" e se le descrizioni dettagliate non vi piacciono, ma in caso contrario è sicuramente un libro che vale la pena leggere, soprattutto se siete amanti di questo genere letterario. Il finale mi ha lasciata un po' interdetta perché avrei voluto che il romanzo continuasse ed approfondisse la questione, e come al solito i personaggi non sono caratterizzati benissimo perché l'autore si concentra sulla vicenda, rendendo in questo caso il batterio Andromeda il vero protagonista.
Per il resto non ho proprio nulla da ridire!



Consigliatissimo!!



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