Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

venerdì 4 luglio 2014

Recensione: "Memorie di una Geisha" di A. Golden




.Memorie di una Geisha.
di Arthur Golden

bellissimo


Titolo: Memorie di una Geisha
Titolo originale: Memoirs of a Geisha
Autore: Arthur Golden
Editore: TEA
Pagine: 571
Traduzione: D. Cerutti Pini
Prezzo di copertina (flessibile): 12,00 €
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Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.


Scrivere la recensione di questo romanzo non sarà facile, perchè si tratta di un libro lungo, complesso, profondo e molto bello. Comincerò allora spiegando come mai non ha avuto la votazione massima con le stelline. Ha perso un'intera stella per un unico difetto, che mi ha condizionata durante tutta la lettura.
L'autore, sebbene abbia uno stile scorrevole e coinvolgente, descrive ogni cosa -che sia una persona, un luogo o addirittura una situazione- utilizzando paragoni e metafore. Ogni cosa. Questo fa sì che ci sia almeno un paragone o una metafora in ogni riga. Mi ha quasi portata all'esasperazione! Davvero, a volte sbuffavo leggendo, terribilmente infastidita da questa cosa. Non riuscivo proprio a leggere senza farci caso.
Un vero peccato, perchè altrimenti il romanzo sarebbe stato assolutamente perfetto, almeno per me.

E ora passiamo alle cose belle!

Oltre ad essere coinvolgente, lo stile di questo autore è molto evocativo, soprattutto quando non fa così tanti paragoni e metafore :P leggendo sembra proprio di camminare al fianco della protagonista -che è la voce narrante, in una sorta di autobiografia- per le strade di Kyoto.

In particolare sono molto belle le descrizioni dei kimono delle Geishe, che sembrano anche loro protagonisti della storia, in qualche modo.
Non credo di poter dire molto altro senza fare spoiler, se non che i personaggi sono molti, ma alcuni di loro lasciano il segno, in particolare la protagonista, Sayuri.





La storia è una sorta di autobiografia, narrata da Sayuri, la protagonista. Mi è piaciuto molto questo personaggio, per come ha affrontato le prove che la vita le ha riservato. Ho letto in altre recensioni che una scelta drastica che ha compiuto, verso la fine del romanzo, non è piaciuta molto. Io invece mi sono resa conto di apprezzare così tanto Sayuri proprio in quel momento, perché ho compreso completamente il motivo per cui l'ha compiuta.

Altra Geisha degna di nota è senza dubbio Mameha, la "sorella maggiore" di Sayuri. Mi è piaciuta fin dall'inizio. Per quanto Sayuri non si sia fatta illusioni sui secondi fini di Mameha nell'aiutarla, si capisce subito che con il tempo si è affezionata davvero alla sua "sorella minore". Ho apprezzato molto questo personaggio.

Al contrario, Nobu Toshikazu mi è parso insopportabile fin dalla sua prima apparizione e con il tempo non è riuscito a farsi piacere di più da me. Sarà stato anche un dono del cielo per Sayuri, che senza di lui si sarebbe trovata spesso nei guai, ma è sicuramente un uomo detestabile. Nessuna sua buona azione è riuscita a farmi cambiare idea.

Concludo la parentesi dei personaggi dicendo che mi è piaciuta molto l'evoluzione del personaggio di Zucca, che avrei sperato in una fine ancora peggiore per Hatsumomo e che avrei preferito fosse dato più spessore al Presidente.

Il finale mi ha lasciata un po' perplessa. Rispetto al resto del libro, che è sempre dettagliatissimo, mi è sembrato sbrigativo.





2 commenti:

  1. Che bella recensione, nonostante non abbia le 5 stelle!
    Mi piace la descrizione che fai dei personaggi, e adesso sono ancora più curiosa di leggerlo. E' sulla libreria che mi aspetta**

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    1. Grazie ^_^
      E' veramente un romanzo molto bello, ti auguro buona lettura :)

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