Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

martedì 19 aprile 2016

Recensione: "Il meraviglioso viaggio di Octavio" di M. Bonnefoy


.Il meraviglioso viaggio di Octavio.
di Miguel Bonnefoy

bellissimo

Titolo: Il meraviglioso viaggio di Octavio
Titolo originale: Le Voyage d'Octavio
Autore: Miguel Bonnefoy
Editore: 66th and 2nd
Pagine: 116
Traduzione: F. Bonomi
Prezzo di copertina (flessibile): 16,00 €
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Octavio è un uomo solitario, con gli altri scambia solo le parole dettate dalla necessità, finché nella sua vita non entra Dona Venezuela, attrice di Maracaibo che lo inizia alla scrittura e alla lettura, e con la quale instaura un rapporto di tenera amicizia. Ma questa relazione è destinata a non durare. Assoldato nella banda di ladri gentiluomini capeggiata dal carismatico Rutilio Alberto Guerra, Octavio è coinvolto in un furto proprio a casa della donna che ama. Qualcosa però va storto. Costretto a fuggire, intraprende un viaggio alla scoperta dell'universo venezuelano in un alternarsi di situazioni oniriche e avventurose. La sua peregrinazione alla ricerca di riscatto lo condurrà nei recessi di una natura indomabile, tra le pieghe di un paese misterioso, fino all'epilogo imprevedibile e affascinante. Romanzo picaresco in cui si intrecciano la storia, il mito, l'elemento religioso e quello irrazionale, "Il meraviglioso viaggio di Octavio" celebra la bellezza del Sud America e la straordinaria capacità del linguaggio di possedere il mondo.



[anzi, un breve commento]

Desideravo leggere questa storia da tantissimo tempo, ma si tratta di un libro di un centinaio di pagine, che costa 16,00€. Mi ha intrattenuta solo due giorni (ed ero anche impegnata). Se dovessi spendere 16,00€ ogni due giorni per leggere... non lo farei, perché non potrei permettermelo! Un prezzo eccessivo, senza alcun dubbio, per un romanzo così breve. E mi permetto di dirlo perché il prezzo di un romanzo non ha niente a che vedere con la sua qualità (basti pensare che i classici spesso sono i libri che costano di meno). Il prezzo dei romanzi riguarda i costi e i guadagni (per la casa editrice) e la durata dell'intrattenimento (per il lettore. La durata, non la qualità, perché i gusti sono diversi per ognuno di noi). 16,00€ per un centinaio di pagine che intrattengono un paio di giorni sono davvero troppi. 
Perché questo discorso? Cosa c'entra con la recensione?
C'entra, perché secondo me la lettura non vale il prezzo del romanzo, quindi, se dovete acquistarlo a prezzo pieno, il mio consiglio è: puntate su altro. È stata una lettura bellissima, certo, ma si vive bene anche senza, non è un libro che vi consiglierei ad occhi chiusi, e la motivazione principale è questa. La mia copia è stata acquistata a 2,00€ al mercatino dell'usato (così, giusto perché lo sappiate).

La trama che ho riportato poco più su, prima del mio piccolo sfogo sul prezzo, racconta già alla perfezione cosa avviene nel romanzo, quindi non starò qui a ripeterlo. Il viaggio di Octavio inizia prima della sua effettiva partenza dal suo villaggio, inizia dalla scoperta della bellezza delle parole e dell'amore, cose che non aveva mai conosciuto prima dell'incontro con Venezuela.


Conobbe i ripari dove si dormiva male, conobbe la fame e la follia.

Aggiungo soltanto che nel complesso è un racconto carino, scorrevole, con alcuni spunti di riflessione molto belli. Lo stile di Bonnefoy è semplice e delicato, riesce a catturarti e a farti entrare nella storia. Mi è piaciuto tantissimo.
Per compensare la mia scarsità di commenti, vi lascio un altro paio di citazioni.


"Sono forse armato? Sono forse propenso a uccidere? Certe cose lasciamole ai deboli. Lasciamole ai piccoli calibri. Io vi parlo di svaligiare una casa come si scrive una poesia. E' un atto che si organizza con finezza, in uno slancio di ispirazione, al confine delicato di un male necessario e una parola necessaria."

Octavio aveva finalmente scoperto dove nasceva la letteratura che aveva cercato negli scaffali della chiesa e negli insegnamenti di Venezuela. Quel grande libro era rimasto chiuso per mille anni. Aveva resistito al tempo come la pietra. La letteratura era quindi una pietra.





2 commenti:

  1. Uhm..non è che sia esattamente il mio genere, eh, però sembra carino e forse forse solo se lo trovassi anch'io a 2€ lo leggerei xD

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    1. E' molto carino u.u ma non mi sorprende che non sia il tuo genere :P

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