Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

martedì 16 ottobre 2018

Recensione: serie "Il Cimitero dei Libri Dimenticati" di C.R. Zafòn



.Il Cimitero dei Libri Dimenticati.
.L'ombra del vento - Il gioco dell'angelo - Il prigioniero del cielo - Il labirinto degli spiriti.
di Carlos Ruiz Zafòn


perfetti

Titoli: L'ombra del vento - Il gioco dell'angelo - Il prigioniero del cielo - Il labirinto degli spiriti
Titoli originali: La sombra del viento - El juego del ángel - El prisionero del cielo - El laberinto de los espíritus
Autore: Carlos Ruiz Zafòn
Editore: Mondadori
Pagine: (rispettivamente) 419 - 466 - 349 - 819
Traduzione: L. Sezzi (il primo) - B. Arpaia (gli altri tre)
Prezzo di copertina (flessibile): (rispettivamente) 12,50 € - 12,50€ - 12,00€ - 16,50€
Link all'acquisto del primo volume



[del primo volume: L'ombra del vento] Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.





Una storia non ha principio né fine, soltanto porte d'ingresso.

Non so neanche da dove iniziare a recensire questi libri. È una cosa che mi capita spesso, quando una storia mi piace talmente tanto da lasciarmi davvero senza parole.
Quindi non mi perderò in chiacchiere in questo post, piuttosto vi lascerò parecchie citazioni (e prossimamente sul blog pubblicherò un bel po' di Frammenti tratti da questi suoi romanzi).


Sono cresciuto tra i libri, in compagnia di amici immaginari che popolavano pagine consunte, con un profumo tutto particolare.
-L'ombra del vento


Zafòn è un maestro degli intrecci. L'attenzione ai dettagli è sicuramente uno dei suoi punti forti. 
Trovo straordinario come sia riuscito a creare una storia così vasta, intricata e profonda, dividendola in quattro romanzi.


Questa sono io con Carlos Ruiz Zafòn! Vi ho parlato del mio incontro con lui a questo link.

Nel primo libro conosciamo Daniel, un giovane topo di biblioteca, che ci racconta la storia della sua famiglia e della libreria che gestisce con suo padre. Ben presto scoprirà, e noi insieme a lui, che c'è molto di più dietro ad un semplice negozio, molto di più dietro ad un semplice libro che ha letto da ragazzino, molto di più dietro ad un barbone incontrato per strada che in poco tempo è diventato il suo più caro amico.


"Corteggiare una donna è come ballare il tango: tutta scena assurda. Ma l'uomo è lei e quindi le tocca prendere l'iniziativa."
La faccenda buttava male.
"L'iniziativa? Io?"
"Cosa pretende? È il prezzo che dobbiamo pagare per il privilegio di pisciare in piedi."
-L'ombra del vento


C'è un mistero nascosto dietro il libro che ha raccolto da bambino in un luogo segreto, chiamato Cimitero dei Libri Dimenticati. Daniel lo sa dall'inizio che quel romanzo è speciale, lo sente, sente di essere legato al suo autore, Julian Carax, ma questo legame è molto più di una semplice sensazione. La storia che credeva fosse di un perfetto sconosciuto improvvisamente diventa la sua storia, e sconvolge tutta la sua esistenza.


I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.
-L'ombra del vento

Nel secondo libro, invece, facciamo un salto nel passato e conosciamo un altro personaggio, uno scrittore: David.
Devo confessare di essere subito entrata in sintonia con David. Leggendo il primo romanzo mi erano piaciuti Daniel e suo padre, il signor Sempere. Avevo adorato anche Fermìn il senzatetto e la malinconica Bea.
Ma David... Lui l'ho sentito il mio personaggio dal primo istante, e lo stesso è successo con Isabella, giovane donna intraprendente che vuole diventare scrittrice e piomba nella vita di David da un giorno all'altro, senza chiedere permesso, per diventare sua assistente e imparare da lui, stravolgendo tutti i suoi piani.


Nel mio mondo, le grandi speranze vivevano soltanto fra le pagine di un libro.
-Il gioco dell'angelo


Ma la vita non trascorre tranquilla neppure per David e Isabella, il cui destino è legato alla libreria dei Sempere e a quella che pare una maledizione che vede coinvolto David in prima persona. Uno strano individuo gli ha commissionato uno libro, non un romanzo o una biografia, ma qualcosa di più enigmatico, di cui non capisce subito la natura. Inizialmente non può permettersi di rifiutare l'offerta, ma quando capisce di essere finito in qualcosa di oscuro è ormai troppo tardi per uscirne.


Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
-Il gioco dell'angelo


Nel terzo romanzo siamo ancora nel passato, poco dopo gli avvenimenti del libro precedente, e Zafòn con incredibile maestria non solo approfondisce la storia di uno dei suoi personaggi migliori, Fermìn, ma arricchisce di dettagli e collegamenti la trama originale, con alcuni dei colpi di scena più belli dell'intera saga.


"Isabella è l'unica cosa buona che è rimasta in questo mondo di merda" rispose con un'asprezza insolita in lui. "Se non fosse per lei, varrebbe la pena dargli fuoco e lasciarlo bruciare fino a quando non resti solo cenere."
-Il prigioniero del cielo


Oltre l'intelligenza con cui sono stati scritti questi romanzi, adoro lo stile di Zafòn. È riuscito sempre a coinvolgermi al cento per cento nella storia, con tutti i personaggi, anche quelli secondari, e l'atmosfera che crea con le sue descrizioni di Barcellona è magnifica. Barcellona diventa un'ulteriore protagonista, infatti desidero visitarla da quando ho letto per la prima volta L'ombra del vento. Questo stile è evidente anche in tutti gli altri romanzi di Zafòn (li ho letti tutti!) ma in questa serie c'è qualcosa in più. Ogni parola ha un suo peso preciso, c'è poesia nel suo modo di raccontare, una musicalità che ammorbidisce anche i passaggi più impegnativi.


Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.
-Il prigioniero del cielo




Nel quarto e ultimo libro, inevitabilmente il più lungo ma forse non il più complesso, siamo di nuovo nel presente. Daniel, Fermìn e Bea svolgono ancora un ruolo cruciale, ma la vera protagonista è Alicia, un nuovo personaggio che ho apprezzato dal primo momento. Si tratta di una ragazza con un passato difficile che si ritrova con la responsabilità di risolvere il mistero della propria vita e anche quello della famiglia di Daniel. Un altro nuovo personaggio che ha conquistato il mio cuore fin dalla sua prima apparizione è Vargas, un uomo con il doppio degli anni di Alicia che la affianca suo malgrado in un'indagine e che riesce ad aiutarla e a salvarla da un'oscurità che rischiava di annientarla.


"La signorina è la sua segretaria?" domandò senza distogliere lo sguardo da Alicia.
"La signorina è il mio superiore" replicò Vargas.
-Il labirinto degli spiriti


È incredibile come i libri, e più nello specifico la letteratura, siano così rilevanti in questa storia di misteri e avventure familiari. Zafòn è stato in grado di renderli parte integrante di un disegno vasto e intricato. Il potere della parola scritta ha un ruolo fondamentale e, cosa più importante, non sembra mai una forzatura, come invece succede in tanti altri romanzi che 'parlano di libri'.


"Ce ne sono altri?"
"Di scrittori maledetti? È una specialità locale."
-Il labirinto degli spiriti


Non potete immaginare quanto è stato difficile scrivere questa recensione senza farvi troppi spoiler. Ho cercato di spiegarvi i motivi per cui amo questa saga, la sua trama, i suoi personaggi e lo stile di Zafòn, ma per fare tutto questo ho dovuto per forza rivelarvi qualche dettaglio. Ad ogni modo, posso assicurarvi che quello che vi ho raccontato è niente paragonato alla storia di Zafòn che così tanto mi ha stregata in questi ultimi dieci anni. Dieci anni, ma ci pensate? Mi sembra quasi impossibile che sia passato così tanto tempo dalla prima volta che ho letto L'ombra del vento! Però, prima di leggere l'ultimo volume, ho riletto i tre precedenti, perché non volevo perdermi neanche un dettaglio o un riferimento! 


"Lei è un lettore di Carax?"
"Come no! Il santo patrono di tutti i romanzieri maledetti di Barcellona."
-Il labirinto degli spiriti



Se non avete ancora letto questi romanzi, spero di avervi incuriositi abbastanza da dar loro una possibilità. Per me sono tra i volumi più preziosi della mia libreria :)



Un capolavoro! *_*



7 commenti:

  1. Ciao gaia!! Quanto ho amato questa serie :-) e non volevo leggerla...

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    1. Ma come no! Sono contenta che tu alla fine abbia cambiato idea *_*

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  2. Per ora ho letto solo il primo volume: mi è piaciuto soprattutto per quell'intensa e viscerale dichiarazione d'amore nei confronti dei libri contenuta nella prima metà del romanzo, davvero avvincente e ben fatto...
    Prima o poi credo che leggerò anche gli altri! ^____^

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  3. Ciao! :) Di Zafon adoro lo stile, è veramente meraviglioso, ma le sue storie non mi fanno impazzire. Il primo di questa serie mi aveva catturata completamente, ma il secondo per me è stato una tortura (e anche provando con altri suoi libri non di questa serie, le cose non sono migliorate di molto) quindi ho deciso, seppure a malincuore, di metterci una pietra sopra.
    Ma sono davvero contenta che a te sia piaciuta! :)

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    1. Mi dispiace molto che non ti siano piaciuti i suoi romanzi, come dico nella recensione, a me sono piaciuti tutti, anche quelli fuori da questa serie. Pazienza, magari un giorno pubblicherà un libro con cui riuscirà a riscattarsi ai tuoi occhi :D

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  4. Carlos Ruiz Zafòn ci ha lasciati. Il mondo è qui, ad attendere un altro tessitore di trame d'incanto,che possa intrecciare parole ed attese, emozioni e sguardi d'infinita meraviglia.

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