Titolo: Girl runner
Titolo originale: Girl Runner
Autore: Carrie Snyder
Editore: Sonzogno
Pagine: 281
Traduzione: G. Guerzoni
Prezzo di copertina (flessibile): € 16,50
Link all'acquisto
Girl runner, la ragazza che correva, si chiama Aganetha Smart e, nel 1928, conquistò la medaglia d'oro per il Canada alle Olimpiadi di Amsterdam. Ma chi si ricorda più di lei e della sua gloria passata, ora che vive sola e abbandonata in una casa per anziani? Eppure, un giorno, la sua tranquilla routine viene interrotta dalla visita di un ragazzo e una ragazza, desiderosi - almeno così dicono - di farsi raccontare la sua storia e girare un documentario sulle sue imprese sportive. I ricordi di Aggie (come la chiamavano affettuosamente in famiglia) invadono la scena, si accavallano, raccontando una vita movimentata e intensa. I numerosi personaggi del suo lontano passato tornano così a esistere, più presenti dei vivi che la circondano. Oltre a una trama ricca di colpi di scena, è la voce narrante di Aganetha a sedurre e ipnotizzare il lettore, con le sue emozioni, la sua forza d'animo e quella speciale generosità che la porta a entrare in contatto con persone molto diverse da lei. Solo quando il suo viaggio si avvia alla conclusione, Aggie scopre che i due giovani che sono venuti a cercarla non sono quel che dicono di essere, e conoscono un segreto che lei non ha mai rivelato a nessuno.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanto mi sia piaciuto questo romanzo. La trama mi ha colpita subito, perché si tratta di una storia affascinante, anche se solo in parte ispirata ad eventi reali (c'è un'interessante nota dell'autrice a riguardo a fine romanzo).
La carriera sportiva di Aggie è solo un pretesto per conoscere lei, uno dei personaggi migliori di cui io abbia letto ultimamente. Eppure questo pretesto non è affrontato in maniera superficiale, e spinge alla riflessione sulle differenze tra oggi e il secolo scorso, sia per quanto riguarda la condizione femminile che sul mondo dello sport.
Girl runner è una storia sulla vita di una donna, sulla sua famiglia, sui suoi amori e sulle sue amicizie. Detta così potrebbe sembrare sdolcinata, invece non c'è nulla di eccessivo e superficiale, ma solo un'analisi profonda di quelli che sono i sentimenti di una ragazza che, alla fin fine, vive le stesse sensazioni di qualsiasi coetanea, nonostante la medaglia d'oro.
Durante tutto il romanzo esploriamo l'infanzia di Aganetha e conosciamo la sua famiglia. Credo che queste siano stati le parti più interessanti, poiché vengono toccati argomenti delicati e difficili. La suggestiva figura della madre, in particolare, ci accompagna sempre, ci fa desiderare di saperne molto di più.
Un altro aspetto che ho amato è stata l'amicizia tra Aggie e Glad, sua compagna di squadra. L'ho trovata perfetta, raccontata in maniera così semplice eppure così vera. Per questo non aggiungerò altro in questa recensione, preferirei vi godeste ogni singola parola leggendo il romanzo.
Come vi ho già accennato, la protagonista è sicuramente l'elemento più riuscito dell'intera storia, perché grazie alla costante presenza dei suoi pensieri possiamo immedesimarci al cento per cento e capire le sue scelte, anche se non le condividiamo. Si tratta di un personaggio vero, con alti e bassi, e non ho potuto fare a meno di apprezzare ogni sfumatura del suo carattere, grazie alla bravura dell'autrice.
Si tratta solo del primo romanzo di Carrie Snyder, ma io non vedo l'ora di poter leggere altro di questa autrice!
La carriera sportiva di Aggie è solo un pretesto per conoscere lei, uno dei personaggi migliori di cui io abbia letto ultimamente. Eppure questo pretesto non è affrontato in maniera superficiale, e spinge alla riflessione sulle differenze tra oggi e il secolo scorso, sia per quanto riguarda la condizione femminile che sul mondo dello sport.
Girl runner è una storia sulla vita di una donna, sulla sua famiglia, sui suoi amori e sulle sue amicizie. Detta così potrebbe sembrare sdolcinata, invece non c'è nulla di eccessivo e superficiale, ma solo un'analisi profonda di quelli che sono i sentimenti di una ragazza che, alla fin fine, vive le stesse sensazioni di qualsiasi coetanea, nonostante la medaglia d'oro.
Durante tutto il romanzo esploriamo l'infanzia di Aganetha e conosciamo la sua famiglia. Credo che queste siano stati le parti più interessanti, poiché vengono toccati argomenti delicati e difficili. La suggestiva figura della madre, in particolare, ci accompagna sempre, ci fa desiderare di saperne molto di più.
Un altro aspetto che ho amato è stata l'amicizia tra Aggie e Glad, sua compagna di squadra. L'ho trovata perfetta, raccontata in maniera così semplice eppure così vera. Per questo non aggiungerò altro in questa recensione, preferirei vi godeste ogni singola parola leggendo il romanzo.
Come vi ho già accennato, la protagonista è sicuramente l'elemento più riuscito dell'intera storia, perché grazie alla costante presenza dei suoi pensieri possiamo immedesimarci al cento per cento e capire le sue scelte, anche se non le condividiamo. Si tratta di un personaggio vero, con alti e bassi, e non ho potuto fare a meno di apprezzare ogni sfumatura del suo carattere, grazie alla bravura dell'autrice.
Si tratta solo del primo romanzo di Carrie Snyder, ma io non vedo l'ora di poter leggere altro di questa autrice!
Ciao! Sembra un libro molto interessante e me lo segno subito =)
RispondiEliminaLo è, fidati! :D
Elimina