Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

mercoledì 13 agosto 2014

Recensione: "La Spada della Verità - vol.6" di T. Goodkind


.La Spada della Verità - vol.6.
di Terry Goodkind

perfetto


Titolo: La Spada della Verità - vol.6 / La fratellanza dell'Ordine
Titolo originale: Faith of the Fallen
Autore: Terry Goodkind
Editore: Fanucci
Pagine: 720
Traduzione: Nicola Gianni
Prezzo di copertina (flessibile): 25,00 €
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Le mie recensioni dei volumi precedenti:



Lo scontro tra le forze dell'Ordine Imperiale e l'Impero del D'Hara guidato da Richard Rahl e la sua consorte è sempre più vicino. E nella battaglia che si approssima è in gioco la sopravvivenza della magia nel mondo e la vita di milioni di persone. Dopo la cocente sconfitta subita in Anderith, Richard ha scelto di tornare nella sua terra natia, i Territori dell'Ovest, per riflettere e permettere a Kahlan di recuperare le forze e le sue capacità. Una volta giunto a destinazione, si profila però una missione a cui non potrà sottrarsi. Dovrà di nuovo abbandonare la moglie e inoltrarsi sotto mentite spoglie nel cuore dei territori dominati dal suo piú grande nemico, l'imperatore Jagang. Ma la missione, ardita come nessun'altra, ha uno scopo vitale: scoprire quale sia la vera natura, e il fine occulto, dell'Ordine Imperiale.




Prima di questo volume, il quarto era il mio preferito. A volte penso che ormai "zio Terry" non possa più sorprendermi, e puntualmente vengo smentita. 
Come ogni volta che comincio un libro di questa saga, è stato bello ritrovare i protagonisti e tutti i personaggi, ai quali mi sono davvero affezionata. È come se fossero di famiglia!

Descriverei questo volume con la parola "intenso". Ci sono due grandi sottotrame: una riguarda Richard e Nicci, l'altra riguarda Kahlan e la guerra, ed entrambe sono state più che appassionanti.
Mi è piaciuto molto anche il messaggio che l'autore dà sulla forza dell'arte.
Non ho altro da dire senza correre il rischio di fare spoiler! La recensione prosegue nell'altra sezione ;)






Ricorderete forse che nel volume precedente avevo preso a cuore la causa di entrare nel libro per poter ammazzare con le mie mani il popolo di Anderith. Anche in questo è successa la stessa cosa, ma con la Fratellanza dell'Ordine. Nicci rapisce Richard e lo porta proprio nel Vecchio Mondo, nel cuore della Fratellanza, ed il supplizio che il nostro eroe ha dovuto sopportare mi conferma che ha una pazienza ed una tolleranza quasi infinite. Nonostante questo si è fatto valere e ha portato -tra chi ha voluto accettarla- la libertà, e la mia ammirazione per questo personaggio è lievitata.

Kahlan è ufficialmente riuscita a strapparmi il titolo di "personaggio preferito in una saga" e vi assicuro che non è per niente facile :P
Il modo in cui questa donna reagisce alle sofferenze, il modo in cui non si arrende mai, il modo in cui sa quando essere compassionevole e allo stesso tempo sa quando comportarsi in maniera spietata, mi ha sempre colpita, soprattutto nel secondo volume, ma in questo libro ha veramente conquistato la mia più totale ammirazione. Quasi tutta da sola ha dichiarato guerra all'Ordine Imperiale e ha guidato un esercito in battaglie all'apparenza disperate, senza voltarsi mai indietro, senza mai un cedimento... E poi ha infilzato l'uomo che ama. Ordinaria amministrazione :P

Cos'altro dire? Mi si è spezzato il cuore per la morte di Warren. Avevo paura che succedesse una cosa del genere nel momento in cui lui e Verna si sono sposati. Chiedere un lieto fine sarebbe stato troppo :/
E per concludere, sono entrata in super modalità fangirl per Cara e il suo Benjamin *_* 




Credo che il giorno in cui verrò delusa da uno dei volumi di questa saga sia ancora molto lontano ;)




2 commenti:

  1. La prima volta che ho iniziato questa saga, anche io avevo interrotto il primo volume a metà! Poi però ho continuato e adesso è diventata come una droga xD

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  2. Ho notato che nelle mia fantasia Victor Cascella parla con un leggero accento milanese. Strano, vero?

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