Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

martedì 11 aprile 2017

Recensione: "Non sei mica il mondo" di R. Geffray


.Non sei mica il mondo.
di Raphaël Geffray


Grazie alla Tunuè per avermi inviato una copia di questo graphic novel <3

bello

Titolo: Non sei mica il mondo
Titolo originale: C'est pas toi le monde
Autore: Raphaël Geffray
Editore: Tunuè
Pagine: 189 (illustr.)
Traduzione: S.A. Cresti
Prezzo di copertina (flessibile): € 16,90
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Bené è un bambino di otto anni e mezzo. È violento, scontroso, e quasi analfabeta. La sua irascibilità gli rende impossibile frequentare una scuola per più di qualche settimana senza esserne espulso.
In balia di una madre troppo giovane e incapace di occuparsi di lui, si sente privo di speranze. Fino a che non si imbatte in un’insegnante dalla personalità forte, che rompe gli schemi consueti, e riesce a offrirgli un’istruzione, allargandone gli orizzonti e rendendolo gradualmente sempre più sereno e aperto nei confronti del prossimo. In lei Bené vedrà una vera e propria figura genitoriale, una sorta di salvagente.
L’esordio di Raphaël Geffray è un viaggio privo di pregiudizi nella storia vera di un bambino in cerca di punti di riferimento, il racconto maturo di un esordiente altrettanto maturo.




Dopo aver letto L'Uomo Montagna, ecco che finalmente riesco a parlarvi anche di questo altro graphic novel edito Tunuè nella collana Tipitondi :)
A differenza dell'altro, questo mi è piaciuto un po' di meno, ma si tratta comunque di una lettura interessante.
Per quanto riguarda la storia, l'ho trovata molto bella e per nulla banale. Come potete leggere nella trama, il protagonista è un bambino con disturbi comportamentali, e attraverso la narrazione lo vediamo rapportarsi con il mondo scolastico, dai compagni agli insegnanti.
Le tavole, invece, mi ricordano molto lo stile "Tim Burton", se mi concedete il paragone. Non ci sono colori forti, si resta sempre sulle varie tonalità e sfumature del nero e del grigio. Non è lo stile che preferisco, questo certamente ha influito sulla mia valutazione in stelle. Però i disegni, che a primo sguardo sembrano approssimativi, sono invece ricchi di dettagli, che ho gradito molto, soffermandomi spesso su ogni illustrazione.
Nel complesso, quindi, anche questo graphic novel mi è piaciuto molto, nonostante sia quasi completamente diverso dalla precedente, e sicuramente più impegnativo.

Consigliato! :)



4 commenti:

  1. devo ammettere che lo stile dell'illustratore non è nemmeno tra i miei preferiti, anche se tutto sommato sembra una graphic novel interessante ^_^

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  2. Ciao :-) Io ho letto da poco questa Graphic Novel e devo dire che anche se il messaggio è molto importante ho trovato delle cose che non mi sono piaciute. Alcune tavole le ho trovate inutili e dei testi che ho fatto difficoltà a leggere perché non riuscivo a vederne i caratteri. Magari Portando io gli occhiali l'ho notato di più, non so. Forse mi aspettavo qualcosa di più, ecco.
    Ah, quasi dimenticavo, ti ho nominata in questo TAG se ti va di passare a vedere di cosa si tratta ti lascio il link :-) http://miklatrailibri.blogspot.it/2017/04/book-tag-25-domande-sui-libri.html

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    1. Anche io porto gli occhiali xD ma in una graphic novel non credo ci siano mai tavole inutili, se sono disegnate bene :) grazie per il tag, vado a leggere ^_^

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