di Albert Russo
quasi perfetto
Titolo: Sangue Misto
Autore: Albert Russo
Editore: Elliot
Pagine: 178
Traduzione: M. Domer
Prezzo di copertina (flessibile): 16,50 €
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Nel Congo Belga degli anni Cinquanta vive Harry Wilson, commerciante di articoli intimi per signore, uomo americano di buon carattere, generoso e ben voluto dalla comunità. Alla sua gentilezza pacata fa da controcanto Mama Malkia, la sua domestica, una donna africana sfrontata e solida, piena di vita e d’amore. Il vero eroe però è un bambino, Leo, che Mama Malkia ha scelto tra gli orfani abbandonati alla Missione, quando Harry le ha confessato di volerne adottare uno. Leo è un piccolo mulatto che cresce in questo bizzarro nucleo famigliare e frequenta una scuola fatta su misura per gli europei, ma a causa del colore della sua pelle viene emarginato da tutti. Crescendo, il ragazzo farà incredibili scoperte sui propri amici, sulla vita e su qualcosa che suo padre gli sta nascondendo: un segreto che a quel tempo era ancora considerato un peccato innominabile, foriero di ulteriore emarginazione e dolore. Albert Russo da anni racconta il mondo nell'ottica della differenza e del rispetto reciproco, facendo del “meticciato” culturale e individuale la propria cifra narrativa, contro ogni tipo di discriminazione.
La trama di questo romanzo mi ha subito spinta a volerlo leggere, e sono molto felice di averlo fatto. Era da molto tempo che non incontravo una storia capace di affrontare temi così importanti con profondità e leggerezza allo stesso tempo, in un mix perfetto di sorrisi e riflessione.
È una storia per imparare ad accettare se stessi, ad amarsi. Leopold è un bambino mulatto, e suo padre adottivo Harry è omosessuale. Entrambi devono fare i conti con queste realtà, le affrontano al meglio, con l'aiuto di Mama Malkia, un altro bellissimo personaggio.
Tristemente, ancora oggi sono argomenti delicati, di cui si discute ogni giorno e che molte persone fanno ancora fatica a comprendere.
La struttura del romanzo ci regala la possibilità di conoscere i punti di vista dei tre protagonisti. Si inizia subito con l'infanzia e l'adolescenza di Leopold. Racconta con voce di ragazzino quel che accade nella sua vita, gli eventi che maggiormente lo colpiscono e lo spingono alla riflessione. Devo dire che è la parte che ho preferito, e anche la più lunga :)
Proseguiamo con Harry, dove alcune volte riviviamo dei momenti di cui abbiamo già letto con la parte dedicata a Leopold, ma stavolta da un punto di vista diverso.
Ed infine le ultime pagine sono un tuffo nella mente e nella cultura di Mama Malkia, personaggio che avrei preferito fosse approfondito ancor di più.
Lo stile dell'autore non è particolarmente ricercato, poiché si adatta ai vari punti di vista, infatti l'opera è scorrevole e si legge senza alcuna fatica.
Anche leggere della cultura del Congo Belga degli anni Cinquanta è stato interessante, infatti ho molto apprezzato che alcune parole non sia state tradotte.
Cosa dire di più? A me è piaciuto tanto, non escludo, infatti, di rileggerlo :)
È una storia per imparare ad accettare se stessi, ad amarsi. Leopold è un bambino mulatto, e suo padre adottivo Harry è omosessuale. Entrambi devono fare i conti con queste realtà, le affrontano al meglio, con l'aiuto di Mama Malkia, un altro bellissimo personaggio.
Tristemente, ancora oggi sono argomenti delicati, di cui si discute ogni giorno e che molte persone fanno ancora fatica a comprendere.
Avrebbe preferito appartenere a una sola razza. Ma io lo amo così com'è! Viaggiamo attraverso i cieli, un giorno sbarcheremo sulla luna, ci parliamo a migliaia di chilometri di distanza grazie al telefono, e attraverso l'etere conosciamo l'altro lato del mondo. Le persone si credono moderne, ma in fondo sono solo patetici retrogradi. Distinguono il meticcio, l'ebreo, l'indiano senza accorgersi che sono tutti essere umani. Sta nella mescolanza delle culture il nostro avvenire.
La struttura del romanzo ci regala la possibilità di conoscere i punti di vista dei tre protagonisti. Si inizia subito con l'infanzia e l'adolescenza di Leopold. Racconta con voce di ragazzino quel che accade nella sua vita, gli eventi che maggiormente lo colpiscono e lo spingono alla riflessione. Devo dire che è la parte che ho preferito, e anche la più lunga :)
Proseguiamo con Harry, dove alcune volte riviviamo dei momenti di cui abbiamo già letto con la parte dedicata a Leopold, ma stavolta da un punto di vista diverso.
Ed infine le ultime pagine sono un tuffo nella mente e nella cultura di Mama Malkia, personaggio che avrei preferito fosse approfondito ancor di più.
Lo stile dell'autore non è particolarmente ricercato, poiché si adatta ai vari punti di vista, infatti l'opera è scorrevole e si legge senza alcuna fatica.
Anche leggere della cultura del Congo Belga degli anni Cinquanta è stato interessante, infatti ho molto apprezzato che alcune parole non sia state tradotte.
Cosa dire di più? A me è piaciuto tanto, non escludo, infatti, di rileggerlo :)
"Sembra carino, ma non è il mio genere" cit. di cit. di cit. xD
RispondiEliminaultimamente facciamo letture totalmente diverse! Per leggere un libro di questi dovrei essere obbligata, anche se scommetto non mi dispiacerebbe :3
D: ma è bellissimoooooooooo dai dai dai
EliminaIo mi accodo al commento di Giusy ;) Sono davvero contenta che ti sia piaciuto, ma non è molto il mio genere e non credo che lo leggerò (anche se mai dire mai!!!)
RispondiEliminaGiusy ha una brutta influenza sulle persone :P
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