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lunedì 28 settembre 2015

Recensione: "La signora delle camelie" di A. Dumas


.La signora delle camelie.
di Alexandre Dumas


piacevole

Titolo: La signora delle camelie
Titolo originale: La Dame aux camélias
Autore: Alexandre Dumas (figlio)
Editore: Feltrinelli
Pagine: 288
Traduzione: C. Bigliosi
Prezzo di copertina (flessibile): € 9,00
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Scritto nel 1848, quando l'autore non aveva che ventiquattro anni, il romanzo "La signora delle camelie" creò subito un mito, entrato nell'immaginario di intere generazioni e diventato protagonista delle scene, sia del teatro di prosa che del teatro d'opera, nonché degli schermi del cinema. Lo stesso Dumas ne realizzò una versione teatrale, affidandola a Sarah Bernhardt. Pochi anni dopo, Giuseppe Verdi saprà farne una trasposizione sublime, in musica, con "La Traviata". Margherita Gautier, alias Violetta, è diventata così una figura a sé stante: un mito appunto, con il quale si sono confrontate dive come Eleonora Duse, Greta Garbo, Maria Callas.



Cosa dire? Di solito non mi piacciono molto i romanzi completamente incentrati su storie d'amore. Ci sono, ovviamente, delle eccezioni: i libri di Nicholas Sparks, ad esempio. E sicuramente qualche altro titolo che al momento non mi viene in mente. 
Purtroppo, La signora delle camelie non rientra nelle eccezioni.

La storia non l'ho trovata affatto interessante. Non mi veniva mai voglia di sapere cosa sarebbe successo dopo, anche quando qualche capitolo si concludeva con una rivelazione intrigante. Tutti questi tira e molla tra due amanti non li sopporto, sia che si parli di romanzi contemporanei, sia che si tratti di classici. 

La protagonista, Marguerite Gautier, è stata forse l'unica nota positiva, che tutto sommato mi ha permesso di concludere piacevolmente la lettura. Un bel personaggio, caratterizzato con cura. Anche se non ho condiviso tutte le sue scelte, mi è stato possibile comprenderle.

Tutt'altro discorso per quanto riguarda il narratore della storia, nonché co-protagonista, ossia Armand Duval. Davvero insopportabile. Stupido, lagnoso, semplicemente antipatico. Un supplizio. Se avessi potuto prenderlo a schiaffi, l'avrei fatto molto volentieri! Diciamo pure che è colpa sua se questo romanzo non ha ottenuto una valutazione in stelline più alta.

Aggiungo però che, nonostante la nota dolente rappresentata da Armand, lo stile di Dumas mi è piaciuto molto!









10 commenti:

  1. Non ho mai letto questo romanzo nonostante lo abbia da anni in libreria: il problema è che è in un'edizione talmente orrenda che mi fa passare la voglia! ^_^ Anch'io non sono un'amante delle storie d'amore ma devo dire che in questo senso per me i classici rappresentano quasi sempre un'eccezione: non ho ancora trovato un classico su questo argomento che non mi piacesse esattamente come non ho mai trovato un romanzo 'rosa' o comunque sentimentale contemporaneo che mi convincesse al cento per cento...

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  2. Questo romanzo non mi ha mai attirato e le storia non mi intriga più di tanto anche se è un grande classico:-S

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    1. Non importa :P solo perchè è un grande classico, non significa che bisogna leggerlo per forza :P

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  3. Non ho letto tutta la recensione solo perché voglio leggere il libro. E' vero, i classici non si devono leggere per forza, però a me incuriosiscono, voglio sapere se sono all'altezza della fama che li precede XD

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  4. io l'ho letto tanto tempo fa e forse certi libri si devono leggere a un'età giusta non lo so, quando l'ho letto comunque mi ha dato le tue stesse sensazioni adesso non saprei dire se cambierebbe qualcosa comunque la lettura è abbastanza scorrevole

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    1. Bè io l'ho letto a 24 anni... credo sia l'età giusta per leggere qualsiasi cosa xD

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  5. Non l'ho letto, ma purtroppo nutro dei pregiudizi verso il francese e perciò tendo a snobbare tutto ciò che anche lontanamente c'entra con la lingua U.U almeno per ora XD

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    1. Ahahaha uhm in effetti anche io non vado molto d'accordo con i francesi, con pochissime eccezioni xD

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