Titolo: La memoria delle tartarughe marine
Autore: Simona Binni
Editore: Tunué
Pagine: 176 (a colori)
Prezzo di copertina (rigida): 16,90 €
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Giacomo e Davide sono fratelli e sono cresciuti a Lampedusa, un’isola che per Giacomo stringe come una gabbia lasciando il mondo in disparte e in attesa, e che per Davide è la casa da cui è impossibile prescindere.
Il primo, ormai adulto, l’abbandona per Milano, il lavoro in banca e le luci al neon dei locali notturni, risentito per la testardaggine del fratello, che invece resta e si dedica anima e corpo allo studio delle tartarughe marine, capaci di tornare nel luogo in cui sono nate anche dopo venti anni di lontananza.
Il primo, ormai adulto, l’abbandona per Milano, il lavoro in banca e le luci al neon dei locali notturni, risentito per la testardaggine del fratello, che invece resta e si dedica anima e corpo allo studio delle tartarughe marine, capaci di tornare nel luogo in cui sono nate anche dopo venti anni di lontananza.
Ho acquistato questo graphic novel alla fiera Più Libri Più Libri 2017, e l'ho letto praticamente subito, perché conoscevo l'autrice [a questo link parlo dell'incontro], quindi ero molto curiosa. Avevo già sfogliato altri libri di Simona Binni, sapevo cosa aspettarmi (a grandi linee) per quanto riguardava le illustrazioni. Insomma, ero abbastanza sicura che mi sarebbe piaciuto molto, ma ha superato ogni mia aspettativa.
Abbiamo poche parole, sono soprattutto le immagini a parlare, com'è giusto che sia in un graphic novel. Non tutti però riescono a farlo bene. Simona Binni invece lo fa in maniera splendida. Ci sono alcune tavole che mi hanno ipnotizzata.
La storia è bellissima. Racconta del rapporto problematico tra due fratelli, dell'attualissimo tema dell'immigrazione, di cosa è giusto e cosa è sbagliato in determinate circostanze, ma anche delle difficoltà nel lasciare la propria terra d'origine, e delle difficoltà nel tornarci. Come sapete, io ho lasciato da anni il paese in cui sono cresciuta per trasferirmi a Roma, e non mi sono mai pentita di questa decisione, neppure per un istante. Nonostante questo, ho apprezzato pienamente il modo di raccontare una storia così diversa dalla mia, proprio perché raccontata bene, in maniera semplice ma ricca di significato. Il contrasto tra una storia così delicata e i colori molto forti delle illustrazioni mi è piaciuto tantissimo.
Durante la fiera, quando ho acquistato il libro, era presente anche l'autrice, che mi ha lasciato un autografo e un disegno stupendi all'interno della mia copia.
Abbiamo poche parole, sono soprattutto le immagini a parlare, com'è giusto che sia in un graphic novel. Non tutti però riescono a farlo bene. Simona Binni invece lo fa in maniera splendida. Ci sono alcune tavole che mi hanno ipnotizzata.
La storia è bellissima. Racconta del rapporto problematico tra due fratelli, dell'attualissimo tema dell'immigrazione, di cosa è giusto e cosa è sbagliato in determinate circostanze, ma anche delle difficoltà nel lasciare la propria terra d'origine, e delle difficoltà nel tornarci. Come sapete, io ho lasciato da anni il paese in cui sono cresciuta per trasferirmi a Roma, e non mi sono mai pentita di questa decisione, neppure per un istante. Nonostante questo, ho apprezzato pienamente il modo di raccontare una storia così diversa dalla mia, proprio perché raccontata bene, in maniera semplice ma ricca di significato. Il contrasto tra una storia così delicata e i colori molto forti delle illustrazioni mi è piaciuto tantissimo.
non lo conoscevo, ma sembra decisamente interessante!
RispondiEliminaLo è, io l'ho adorato davvero *_*
EliminaDai, sembra davvero bello ;)
RispondiEliminaLo è ^_^
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