di Guillaume Musso
Titolo: Aspettando domani
Titolo originale: Demain
Autore: Guillaume Musso
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 343
Traduzione: L. Serra
Prezzo di copertina (flessibile): 9,90 €
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Quando si ama non scende mai la notte
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Emma ha trent'anni e vive a New York. Ogni giorno con passo svelto e leggero si destreggia tra i tavoli di uno dei più prestigiosi ristoranti della città, dove lavora come sommelier consigliando e servendo vini a selezionatissimi clienti. In amore ha dato tanto, forse troppo, a persone che non lo meritavano ma non per questo ha smesso di cercare l'uomo della sua vita. Matthew invece abita a Boston e insegna filosofia all'Università di Harvard. Ha perduto sua moglie in un terribile incidente e da allora ha cresciuto da solo la figlia di quattro anni. Nella sua vita ha imparato a non dare niente per scontato, soprattutto la felicità. I due si conoscono, per caso, grazie a internet, e iniziano a scriversi via mail, finché un giorno decidono di incontrarsi. Si danno appuntamento in un piccolo ristorante italiano a Manhattan. Lo stesso giorno alla stessa ora, ognuno dei due varca la porta di quel ristorante. Avvolti dall'atmosfera intima e accogliente del locale, vengono accompagnati allo stesso tavolo ma... non si incroceranno mai. Com'è possibile? Uno scherzo del destino? Vittime di un intrigo ai confini della realtà, Matthew e Emma ben presto si renderanno conto che non si tratta soltanto di un semplice appuntamento mancato...
Anche per questa recensione mi trovo a ripetere
quello che avevo già affermato in precedenza parlando di un libro di questo
autore e che probabilmente ripeterò anche in seguito: Musso ha la capacità
ormai brevettata di risucchiare il lettore nella sua storia, agguantarlo e non
lasciarlo andare fino a che non si è voltata l’ultima pagina. Devo ammettere
però che questa sua storia mi ha coinvolta molto di meno rispetto alle altre-
ancora non riesco a trovare un suo racconto che superi o eguagli “La ragazza di
carta”, per me il miglior romanzo in assoluto dell’autore. Seguendo quello che
ormai è diventato un po’ il suo modus operandi il racconto parte in maniera
lenta, introducendoci alla psicologia dei personaggi, i loro problemi, le loro
idiosincrasie, le debolezze che li rendono così umani, per poi accelerare
all’improvviso trascinando il lettore in una corsa all’ultimo respiro come
quella che impegna i protagonisti di quella che è ormai l’immancabile parte
mistery del romanzo. Musso sta perfezionando il suo stile che ormai incrocia
elementi come il fato, il destino e qualche volta qualcosa di molto simile al
soprannaturale – elementi inspiegabili e razionalmente etichettabili come
impossibili che stupiscono e coinvolgono il lettore- e indagini degne di un thriller, con
pedinamenti, inchieste, ricerche e in questo caso l’aiuto delle ultime
tecnologie. Nonostante mi sia goduta questa lettura devo dire però che questa
volta non sono riuscita a provare empatia per i due protagonisti, soprattutto
Emma. A dirla tutta ho provato una certa antipatia nei suoi confronti per buona
parte del romanzo e questo ha di certo influito sulla mia valutazione finale
del libro. La bravura dell’autore però si è vista nel momento in cui non sono riuscita a sopprimere un sorriso leggendo l’epilogo
della sua storia. Credo che la forza del libro risieda però nei suoi personaggi
secondari, come April, Kate e Romuald, che con le loro storie mi hanno colpito
e fatto riflettere forse anche più dei protagonisti. Soprattutto Kate, un
personaggio bellissimo nel suo essere un così perfetto mistero oscuro. Credo
che il succo del libro possa essere sintetizzato in una citazione che lo stesso
Musso ha deciso di porre all’inizio del capitolo 24:
<<E le persone sottoposte a tensione possono spezzarsi. Farsi del male. Fare del male agli altri>> Stephen King
Si tratta di una lettura appassionante e scorrevole,
come tutti i libri di questo autore, consigliato agli appassionati dello
scrittore francese ma anche a chi cerca un mezzo per distrarsi dalla realtà
senza paura di venir risucchiato nelle vicende a dir poco rocambolesche e
surreali dei protagonisti, che sono anche in grado di offrire, ai lettori più sensibili,
interessanti spunti di riflessione.
Vi lascio con un breve “dietro le quinte” che
riporta i primi commenti a caldo condivisi con Gaia :)
Avevo letto Central Park questa estate e mi era piaciuto abbastanza, soprattutto per lo stile. E mi ero ripromessa di leggere altro di quest' autore.. a questo punto penso che leggerò La ragazza di carta visto che lo consideri il suo migliore :)
RispondiEliminaLa ragazza di carta è stato il primo romanzo di Musso che ho letto e mi è rimasto nel cuore <3 Ho Central Park in libreria, credo che lo leggerò a breve :)
EliminaUna trama diversa dal solito molto carina e stuzzicante! La tua bella recensione mi ha dato il colpo di grazia! L'ho segnato tra le prossime letture! ;)
RispondiEliminaGrazie :) Le storie di Musso sono tutte molto particolari e coinvolgenti! Buona lettura.
EliminaIo non mi sento ancora pronta per leggere un autore francese Y_Y (Sì, ho dei pregiudizi, ma solo perché ho fatto cinque anni di francese e l'ho odiato a morte..appena passerà un po' di tempo mi ci butto!)
RispondiEliminaHahaha io non ho mai studiato francese quindi sono (in parte) immune al pregiudizio xD Comunque Musso tende ad ambientare i suoi romanzi in America quindi magari è l'autore da cui iniziare per avere un approccio meno traumatico :D
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