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lunedì 13 gennaio 2014

Recensione: "La collezionista di voci" di K. Derting



.La collezionista di voci.
di Kimberly Derting

piacevole

Titolo: La collezionista di voci
Titolo originale: The Body Finder
Autore: Kimberly Derting
Editore: Mondadori
Pagine: 321
Traduzione: R. Maresco
Prezzo di copertina (rigida): 17,00 €
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Violet custodisce un dono insieme terribile e prezioso, un potere da cui proteggere se stessa. Washington. Pioggia. All'inizio sono animali del bosco, le creature di cui Violet si trova ad annusare l'agonia, posando piccole croci in un cimitero improvvisato. Voci. Echi. Impalpabili scie odorose di sangue, che è costretta a classificare in una macabra collezione. Solo l'amico Jay conosce il suo segreto. A otto anni Violet trova sepolto sotto un'umida coltre di foglie il cadavere di una ragazza. A sedici un'altra voce la chiama e comprende che anche il predatore reca su di sé le impronte di morte della preda. Violet si scopre l'unica persona al mondo in grado di identificare il serial killer che ha l'hobby di massacrare giovani sconosciute. Poi amiche. Infine compagne di scuola. Cerchi concentrici in cui la morte si manifesta e, come in un'orribile danza, si fa vicina. Forse solo Jay e il suo amore possono aiutarla...




Era da tanto che volevo leggere questo romanzo, perchè mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Viene spesso classificato come thriller, ma secondo me non lo è. La considero una storia d'amore adolescenziale un po' melensa, con un pizzico di noir. Ed è un peccato che il romanzo si concentri così tanto su questo, perchè le parti in cui l'assassino e il "dono" di Violet sono i veri protagonisti sono di gran lunga le migliori, non sono infantili.

A parte questo, il prologo è corto ma accattivante. Mi è piaciuto. Già dalle prime pagine si intuisce lo stile chiaro e scorrevole dell'autrice. 
Un'altra nota positiva è il personaggio di Jay, l'unico in grado di farmi ridere e sorridere durante la lettura. Purtroppo, lui come tutti gli altri, Violet compresa, non sono caratterizzati benissimo.

Le parti del romanzo che mi sono piaciute di più sono quelle dal punto di vista dell'assassino. Mettono letteralmente i brividi. 
Una cosa che invece non mi è piaciuta per niente è il finale. Quando sono tutti al ballo della scuola, ad un certo punto Violet diventa stupida e incosciente, cosa che non era stata per tutto il romanzo. L'ho intesa dunque come una "trovata" per passare all'azione, e questa cosa non mi è affatto piaciuta.





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